bacini di accumulo acque di irrigazione
Gli imprenditori agricoli del Sud Italia affrontano il problema dell’adduzione idrica e dell’irrigazione delle coltivazioni attraverso una serie di strategie e tecnologie, tenendo conto delle sfide specifiche legate al clima e alla disponibilità delle risorse idriche nella regione. Ecco alcuni dei principali metodi utilizzati:
Gli agricoltori spesso sfruttano fonti idriche locali come fiumi, laghi, pozzi artesiani e bacini idrici per l’irrigazione
La costruzione di invasi artificiali e bacini di raccolta delle acque piovane è una pratica comune per garantire una riserva idrica durante i periodi di siccità.
Il problema della mancanza di una riserva idrica immediata è una sfida significativa per gli imprenditori agricoli del Sud Italia, dove le condizioni climatiche possono variare drasticamente e l’accesso all’acqua può essere limitato.
Un vascone di accumulo permette di immagazzinare acqua durante i periodi di abbondanza (come durante le piogge invernali) per poi utilizzarla durante i periodi di siccità estiva, garantendo una fornitura idrica continua.
Gli agricoltori possono pianificare l’irrigazione in modo più flessibile, utilizzando l’acqua quando è più necessaria per le colture, senza essere vincolati agli orari di distribuzione delle reti pubbliche o consortili.
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